Musei a La Spezia

il circuito museale è la base del turismo culturale a La Spezia. Otto musei fanno parte del percorso e la quasi totalità di questi si trovano nel centro storico del comune della Spezia e sono: il CAMEC (centro d’arte moderna e contemporanea), il museo Tecnico Navale, il museo del Castello, il museo Lia, il museo del Sigillo,  il museo Etnografico, il museo Diocesano, ed il museo dei Trasporti, . Il circuito preserva un vasto patrimonio di interesse artistico, storico, archeologico, etnografico e naturalistico e si è arricchito negli ultimi anni grazie ad importanti donazioni ricevute da privati.

Camec
CENTRO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

Il CAMeC nasce con l’intento di conservare, esporre, incrementare e valorizzare le collezioni civiche di arte contemporanea, nonchè di realizzare mostre e rassegne dedicate ad autori e movimenti del XX secolo.

Compongono la collezione oltre milleduecento opere riferibili ai più importanti movimenti delle avanguardie storiche del Novecento: dall’Espressionismo e dalla Bauhaus, per finire con Arte Povera, Pop, Land, Fluxus, Body Art e Transavanguardia.

 

Piazza Cesare Battisti, 1 – 19121 La Spezia (SP)

Telefono: 0187/734593

Fax: 0187/256773

E-mail: camec@comune.sp.it

Sito: www.spezianet.it

Museo Tecnico Navale della M.M.

La sede del Museo è posta accanto alla porta principale della base navale militare della Spezia ed espone, su una superficie di oltre 3000 mq., compreso un giardino interno, migliaia di reperti unici che riescono a far “vivere” al visitatore la successione degli avvenimenti della storia navale, dalle origini della navigazione ai nostri giorni. Tra le sue principali raccolte il visitatore può ammirare: – una preziosa raccolta di polene; – modelli di navi e velieri di ogni epoca; – mezzi navali leggendari (“maiale”, barchino esplosivo tipo M.T.M.); – una vasta collezione di armi con pregiati esemplari; – cannoni navali mai finora esposti al pubblico; – la stazione ricetrasmittente usata nel 1897 alla Spezia da Guglielmo Marconi nei suoi primi esperimenti. Costituisce inoltre parte integrante del Museo stesso una interessante biblioteca con pregiati volumi storici e documenti originali tra cui il foglio matricolare di Giuseppe Garibaldi.

 

Viale Amendola 1 – 19125 La Spezia (SP)

Telefono: 0187/784693; 0187/784836

Fax: 0187/784850

E-mail: mtnsp@marina.difesa.it

Sito: www.marina.difesa.it/laspezia/museo.asp

MUSEO DEL CASTELLO
COLLEZIONI CIVICHE ARCHEOLOGICHE “U. FORMENTINI”

Il Castello di San Giorgio raccoglie al suo interno preziose collezioni civiche archeologiche  in cui si evidenziano, in particolare, le splendide statue stele lunigianesi simbolo del megalitismo sacro antropomorfo dell’età del Rame/Bronzo e del ferro, che costituiscono uno dei più rilevanti e tangibili segni documentari della popolazione della Lunigiana stessa. La sezione di epoca romana è costituita da un ricco nucleo di materiali provenienti prevalentemente dalla colonia di Luni, fra cui spiccano i manufatti marmorei testimonianza dell’elevato grado tecnico raggiunto nella lavorazione del marmo da parte delle officine locali.

 

Via XXVII Marzo SNC – 19121 La Spezia (SP)

Telefono: 0187/751142

Fax: 0187/751142

E-mail: segreteriasangiorgio@laspeziacultura.it

Sito: www.turismocultura.spezianet.it

Museo Civico "Amedeo Lia"

Il Museo Civico “Amedeo Lia” nasce grazie all’importante donazione di Amedeo Lia e della sua famiglia al Comune della Spezia. La collezione, che ha sede nell’ex complesso conventuale di San Francesco di Paola, comprende circa 1200 opere, dall’epoca classica fino al XVIII secolo.

Nella splendida quadreria che occupa quasi per intero il primo livello e nelle raccolte del secondo livello spiccano dipinti dal XIII al XVIII secolo, con tavole di Pietro Lorenzetti, Lippo di Benivieni, Paolo di Giovanni Fei, Antonio Vivarini, tele di Tiziano, Tintoretto, Veronese, Bellotto, Canaletto. Formano singoli nuclei omogenei la sezione dei ritratti – tra cui l’Autoritratto del Pontormo, ritratti di Tiziano, Gentile Bellini e Sebastiano del Piombo – quella dei caravaggeschi, dell’arte veneziana, delle nature morte fiamminghe e italiane. Da citare ancora le preziose miniature italiane e straniere dal XIII al XVI secolo. Tra gli arredi figurano pregiati vetri e vetrate dipinte, maioliche, bronzetti, manufatti in legno e cristallo di rocca, avori e oreficerie d’arte sacra medievale, smalti, espressione del gusto e della cultura dell’epoca in Italia e in Europa. Il museo comprende appositi percorsi dedicati ai disabili.

 

Via del Prione, 234 – 19121 La Spezia (SP)

Telefono: 0187/731100

Fax: 0187/731408

E-mail: museolia@comune.sp.IT

Sito: www.spezianet.it

Museo del Sigillo

Il Museo del Sigillo ospita la raccolta di sigilli che i coniugi Capellini hanno donato al Comune della Spezia, offrendo ai visitatori la più completa collezione sfragistica che sia stata mai riunita. La compongono, infatti, circa millecinquecento matrici e impronte sigillari, databili dal IV millennio a.C. sino ai giorni nostri. I sigilli provengono da Mesopotamia, Egitto, America Precolombiana, Cina, Giappone e da aree di influenza islamica. La sezione più rappresentativa è costituita da materiale europeo e nordamericano. Il percorso si articola secondo un ordine cronologico e geografico a partire dagli esemplari del IV millennio a.C., dell’Egitto e poi dell’età imperiale romana. Il periodo tra il Sette e l’Ottocento è il più importante per la produzione di sigilli. Numerosi sono quelli creati da maestri francesi, tra cui spiccano quelli Art Nouveau di cristallo e vetro realizzati da René Lalique, senza contare i sigilli ecclesiastici dal Trecento all’Ottocento. Nella seconda sala sono esposti sigilli in oro tra cui le realizzazioni dell’orefice degli zar, Fabergé. Infine nella terza sala si trovano quelli prodotti in Oriente dal IV secolo a.C. alla contemporaneità.

 

Via del Prione, 236 – 19121 La Spezia (SP)

Telefono: 0187/778544

Fax: 0187/257629

Email: museodelsigillo@laspeziacultura.it

Sito: www.laspeziacultura.it

Museo Etnografico "G. Podenzana"

Il Museo Etnografico, intitolato all’etnografo, naturalista, musicista Giovanni Podenzana (1864-1943), è ospitato nella nuova sede dell’ex oratorio quattrocentesco di San Bernardino da Siena, nel centro storico della Spezia. Gli oltre 3500 oggetti di etno-antropologia raccolti tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 riguardano le tradizioni e gli usi delle comunità lunigianesi (dal XVIII al XX secolo) e le culture native di Oceania, Nuova Guinea, Americhe, Cina, Giappone e Africa (XIX secolo). La collezione, considerata una delle più importanti d’Italia per tipologia e varietà di materiali, propone oggi al pubblico una visione sintetica ma documentata della società rurale della Lunigiana storica, delle sue tradizioni orali, delle ritualità magico-protettive e del suo abbigliamento, approfondito attraverso una importante sezione dedicata ai costumi e alla tessitura al telaio.

L’Oratorio fu eretto nel 1445 nei pressi della “Porta di Genova”, che dal nucleo più antico della Spezia conduceva all’alta Val di Vara e a Genova, e comprendeva elementi oggi non più visibili, fra i quali una torre di 25 metri che venne abbattuta nel 1767. Dal 1812, non più utilizzato per il culto, subì numerose, successive modifiche dettate dalle diverse destinazioni d’uso: sede del Consiglio Comunale e sede della Pubblica Amministrazione della Spezia. Un importante intervento di restauro è stato promosso per l’Anno del Giubileo, nel 2000, allo scopo di raccogliervi le raccolte d’arte sacra del Museo Diocesano della Spezia. Dal 2005 ospita ed espone al pubblico anche parte delle raccolte dello storico Museo Etnografico cittadino.

 

 

Via del Prione 156 – 19122 La Spezia (SP)

Telefono: 0187/258570

Fax: 0187/257426

E-mail: museo.etnografico@laspeziacultura.it

Sito: www.laspeziacultura.it

Museo Diocesano della Spezia

Il Museo Diocesano è ospitato nell’antico Oratorio di S. Bernardino, posto nel centro storico spezzino, vicino al Museo Lia e agli altri musei cittadini. L’allestimento vuole anzitutto offrire un percorso sui fili della memoria di luoghi e territori attraverso l’utilizzo di pannelli e l’esposizione di oggetti d’arte; la città della Spezia ed i suoi dintorni, infatti, sono stati fortemente condizionati nel loro assetto dalla costruzione dell’Arsenale militare, nel XIX secolo, che ha cambiato radicalmente la fisionomia urbana inglobando anche antiche chiese e conventi. Pitture, sculture, tessili, oreficerie, con oggetti preziosi o simbolicamente pregnanti ed opere di assoluto rilievo tra cui quelle del Carpenino o quelle di Carlo Braccesco, allargano poi il panorama sul patrimonio d’arte delle varie zone della diocesi, in particolare delle Cinque Terre, della Val di Vara, di Portovenere.

 

 

Via del Prione, 156 – 19122 La Spezia (SP)

Telefono: 0187258570

Fax: 0187257426

E-mail: museosp@diocesilaspezia.it

Sito: www.diocesilaspezia.it

Museo Nazionale dei Trasporti

Il Museo ha l'obbiettivo di conservare e valorizzare materiali e aspetti della storia dei trasporti in Italia, dai mezzi pubblici su gomma e dai filoveicoli al trasporto ferroviario. Innumerevoli esemplari storici offrono una panoramica dell’evoluzione tecnica e formale dei mezzi rotabili: dall’imponente locomotiva a vapore Gruppo 743 al piccolo locomotore alimentato a batterie di accumulatori. La trazione diesel è ben rappresentata da un locomotore a 2 assi, denominato “sogliola” per il suo curioso aspetto. Tra i mezzi trainati spiccano un antico carro merci di fattura ottocentesca e un bagagliaio con servizio postale. Fa parte del patrimonio del Museo un’ampia raccolta di oggetti e un settore dedicato alla modellistica. Il museo contempla infine una “sezione vivente” costituita da mezzi d’epoca perfettamente funzionanti, utilizzati a scopo didattico, turistico e promozionale.

 

 

Via del Canaletto 100 – 19126 La Spezia (SP)

Telefono: 0187/522511; 335/5451474

Fax: 0187/718912

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Il CAMeC nasce con l’intento di conservare, esporre, incrementare e valorizzare le collezioni civiche di arte contemporanea, nonchè di realizzare mostre e rassegne dedicate ad autori e movimenti del XX secolo.

Compongono la collezione oltre milleduecento opere riferibili ai più importanti movimenti delle avanguardie storiche del Novecento: dall’Espressionismo e dalla Bauhaus, per finire con Arte Povera, Pop, Land, Fluxus, Body Art e Transavanguardia.

 

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Telefono: 0187/734593

Fax: 0187/256773

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Il Castello di San Giorgio raccoglie al suo interno preziose collezioni civiche archeologiche  in cui si evidenziano, in particolare, le splendide statue stele lunigianesi simbolo del megalitismo sacro antropomorfo dell’età del Rame/Bronzo e del ferro, che costituiscono uno dei più rilevanti e tangibili segni documentari della popolazione della Lunigiana stessa. La sezione di epoca romana è costituita da un ricco nucleo di materiali provenienti prevalentemente dalla colonia di Luni, fra cui spiccano i manufatti marmorei testimonianza dell’elevato grado tecnico raggiunto nella lavorazione del marmo da parte delle officine locali.

 

Via XXVII Marzo SNC – 19121 La Spezia (SP)

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Il Museo del Sigillo ospita la raccolta di sigilli che i coniugi Capellini hanno donato al Comune della Spezia, offrendo ai visitatori la più completa collezione sfragistica che sia stata mai riunita. La compongono, infatti, circa millecinquecento matrici e impronte sigillari, databili dal IV millennio a.C. sino ai giorni nostri. I sigilli provengono da Mesopotamia, Egitto, America Precolombiana, Cina, Giappone e da aree di influenza islamica. La sezione più rappresentativa è costituita da materiale europeo e nordamericano. Il percorso si articola secondo un ordine cronologico e geografico a partire dagli esemplari del IV millennio a.C., dell’Egitto e poi dell’età imperiale romana. Il periodo tra il Sette e l’Ottocento è il più importante per la produzione di sigilli. Numerosi sono quelli creati da maestri francesi, tra cui spiccano quelli Art Nouveau di cristallo e vetro realizzati da René Lalique, senza contare i sigilli ecclesiastici dal Trecento all’Ottocento. Nella seconda sala sono esposti sigilli in oro tra cui le realizzazioni dell’orefice degli zar, Fabergé. Infine nella terza sala si trovano quelli prodotti in Oriente dal IV secolo a.C. alla contemporaneità.

 

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Il Museo Etnografico, intitolato all’etnografo, naturalista, musicista Giovanni Podenzana (1864-1943), è ospitato nella nuova sede dell’ex oratorio quattrocentesco di San Bernardino da Siena, nel centro storico della Spezia. Gli oltre 3500 oggetti di etno-antropologia raccolti tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 riguardano le tradizioni e gli usi delle comunità lunigianesi (dal XVIII al XX secolo) e le culture native di Oceania, Nuova Guinea, Americhe, Cina, Giappone e Africa (XIX secolo). La collezione, considerata una delle più importanti d’Italia per tipologia e varietà di materiali, propone oggi al pubblico una visione sintetica ma documentata della società rurale della Lunigiana storica, delle sue tradizioni orali, delle ritualità magico-protettive e del suo abbigliamento, approfondito attraverso una importante sezione dedicata ai costumi e alla tessitura al telaio.

L’Oratorio fu eretto nel 1445 nei pressi della “Porta di Genova”, che dal nucleo più antico della Spezia conduceva all’alta Val di Vara e a Genova, e comprendeva elementi oggi non più visibili, fra i quali una torre di 25 metri che venne abbattuta nel 1767. Dal 1812, non più utilizzato per il culto, subì numerose, successive modifiche dettate dalle diverse destinazioni d’uso: sede del Consiglio Comunale e sede della Pubblica Amministrazione della Spezia. Un importante intervento di restauro è stato promosso per l’Anno del Giubileo, nel 2000, allo scopo di raccogliervi le raccolte d’arte sacra del Museo Diocesano della Spezia. Dal 2005 ospita ed espone al pubblico anche parte delle raccolte dello storico Museo Etnografico cittadino.

 

 

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